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  • LA MUSICA CHE GIRA IN TONDO 3 – 6 anni – Mübin Dünen & Raoul Moretti – 27.10.2024

    LA MUSICA CHE GIRA IN TONDO 3 – 6 anni – Mübin Dünen & Raoul Moretti – 27.10.2024

    Mübin Dünen & Raoul Moretti – 27.10.2024
    Un connubio timbrico unico che ti porta in altre dimensioni, toccando l’anima nel profondo: le corde vibranti e percosse del santur incontrano le corde vibranti e pizzicate dell’arpa, i suoni ancestrali di nay e duduk dialogano con i paesaggi sonori creati dalle live electronics dell’arpa elettrica. Un concerto che è un viaggio attraverso i brani originali di Mübin e Raoul, reinterpretati in duo, e momenti di improvvisazione. Culture che dialogano con strumenti dalle storie millenarie proiettate nella contemporaneità.

    Raoul Moretti, italo-svizzero, è un arpista versatile e sperimentale, con una formazione classica ed un percorso artistico di ricerca che lo ha portato ad uno stile personale.
    Con 25 anni di carriera e migliaia di concerti all’attivo oggi è riconosciuto essere uno degli arpisti più innovatori con una traiettoria artistica internazionale, portando la sua arpa a dialogare in differenti mondi musicali , in altre forme di arte e nelle più disparate locations.

    Tra le numerose collaborazioni tra live e studio ricordiamo: la cantante Elisa per il “Back to the future” Tour e per Intimate Xmas Nights, il cantante Beppe Dettori realizzando 3 dischi pluripremiati, Fiorello e la sua orchestra per il suo show televisivo con artisti internazionali ospiti.

    In ambito teatrale il comico Leonardo Manera, le attrici Elena Russo Arman e Isabella Carloni, il Teatro Piccolo di Milano, AttivaMente di Como ed altre numerose compagnie tra Lombardia, Emilia Romagna e Sardegna per le quali ha realizzato musiche di scena. I videoartisti internazionali Olo Creative Farm, il progetto cantautore di avanguardia Nichelodeon ed il gruppo cinese Wuji Ensemble.

    Numerosi scrittori e poeti tra i quali Michela Murgia e Andrea Melis. La violoncellista Julia Kent, la virtuosa di guzheng Wan Xing, il violinista e cantautore Michele Gazich, e Paolo Fresu, Gavino Murgia, Franco Mussida, Davide Van de Sfroos, Vad Vuc, Maisie, Max Brigante, Don Joe, Dardust, Guido Maria Grillo, Gilda Buttà e Luca Pincini.

    Ha all’attivo una ventina di incisioni discografiche, tra i quali quattro dischi da solista per arpa elettrica. Ha vinto il premio nazionale L’artista che non c’era 2020, ed in duo con Beppe Dettori il premio Archivio Cervo 2020 e finalista alle Targhe Tenco 2020 come migliori interpreti e nella Top10 del Premio Loano (album folk) ed il Premio Nazionale Folk&World 2023.

    Ha suonato in importanti festival internazionali in Italia, Svizzera, Francia, Belgio, Spagna, Croazia, Serbia, Bulgaria, Polonia, Grecia, Slovacchia, Cina, Hong Kong, Paraguay, Cile, Messico, Venezuela, Caraibi francesi, Dominica, Brasile, Argentina e Australia.

    Attualmente è docente di arpa pop/rock presso l’Istituto d’Alta Formazione CPM di Milano e tiene workshop di arpa elettrica ed improvvisazione in Conservatori in Italia ed Accademie europee. E’ ideatore e direttore artistico del Festival Internazionale Arpe del Mondo.

    Mubin Dunen è nato a Silvan (Turchia).

    Ha studiato nay al Conservatorio Municipale di Izmit (Turchia) e ha contemporaneamente approfondito la conoscenza di strumenti tradizionali quali il Santur (cimbalon), la Cura, il Tanbur (violoncello turco) e il Duduk.
    Ha sviluppato uno stile personale sia nell’esecuzione che nella composizione, influenzata dai molteplici incontri con artisti europei e asiatici.
    Nella sua quasi ventennale carriera ha eseguito concerti negli USA, in Russia, Armenia, Georgia, Azerbaijgian, Grecia, Gran Bretagna, Norvegia, Svizzera, Francia, Germania, Romania, Austria e Italia, sia come solista che in gruppo.
    Numerose le collaborazioni anche in Sardegna. Tra di esse la partecipazione alla realizzazione dell’album “No mendigues Amor” della cantante sarda Paola Pitzalis la composizione delle musiche dello spettacolo Se dai miei versi strappi le rose di e con Gisella Vacca e la partecipazione allo spettacolo-concerto Azadi nell’ambito del Progetto Mare e Miniere diretto da Elena Ledda. Dal 2010 Mubin Dunen ha proposto nell’isola il suo repertorio sia come solista sia con il supporto della formazione dei Magic Carpet.

    L’artista ha all’attivo la pubblicazione di 4 album: BAHAR (2009) ARAF (2009); GEROK (2016) e ASL- ASK (2018) tratto dal progetto di musica e teatro dell’artista con l’attrice Nilufer Perihan Kurtoglu.

  • LA MUSICA CHE GIRA IN TONDO 0 – 3 anni – Mübin Dünen & Raoul Moretti – 27.10.2024

    LA MUSICA CHE GIRA IN TONDO 0 – 3 anni – Mübin Dünen & Raoul Moretti – 27.10.2024

    Mübin Dünen & Raoul Moretti – 27.10.2024
    Un connubio timbrico unico che ti porta in altre dimensioni, toccando l’anima nel profondo: le corde vibranti e percosse del santur incontrano le corde vibranti e pizzicate dell’arpa, i suoni ancestrali di nay e duduk dialogano con i paesaggi sonori creati dalle live electronics dell’arpa elettrica. Un concerto che è un viaggio attraverso i brani originali di Mübin e Raoul, reinterpretati in duo, e momenti di improvvisazione. Culture che dialogano con strumenti dalle storie millenarie proiettate nella contemporaneità.

    Raoul Moretti, italo-svizzero, è un arpista versatile e sperimentale, con una formazione classica ed un percorso artistico di ricerca che lo ha portato ad uno stile personale.
    Con 25 anni di carriera e migliaia di concerti all’attivo oggi è riconosciuto essere uno degli arpisti più innovatori con una traiettoria artistica internazionale, portando la sua arpa a dialogare in differenti mondi musicali , in altre forme di arte e nelle più disparate locations.

    Tra le numerose collaborazioni tra live e studio ricordiamo: la cantante Elisa per il “Back to the future” Tour e per Intimate Xmas Nights, il cantante Beppe Dettori realizzando 3 dischi pluripremiati, Fiorello e la sua orchestra per il suo show televisivo con artisti internazionali ospiti.

    In ambito teatrale il comico Leonardo Manera, le attrici Elena Russo Arman e Isabella Carloni, il Teatro Piccolo di Milano, AttivaMente di Como ed altre numerose compagnie tra Lombardia, Emilia Romagna e Sardegna per le quali ha realizzato musiche di scena. I videoartisti internazionali Olo Creative Farm, il progetto cantautore di avanguardia Nichelodeon ed il gruppo cinese Wuji Ensemble.

    Numerosi scrittori e poeti tra i quali Michela Murgia e Andrea Melis. La violoncellista Julia Kent, la virtuosa di guzheng Wan Xing, il violinista e cantautore Michele Gazich, e Paolo Fresu, Gavino Murgia, Franco Mussida, Davide Van de Sfroos, Vad Vuc, Maisie, Max Brigante, Don Joe, Dardust, Guido Maria Grillo, Gilda Buttà e Luca Pincini.

    Ha all’attivo una ventina di incisioni discografiche, tra i quali quattro dischi da solista per arpa elettrica. Ha vinto il premio nazionale L’artista che non c’era 2020, ed in duo con Beppe Dettori il premio Archivio Cervo 2020 e finalista alle Targhe Tenco 2020 come migliori interpreti e nella Top10 del Premio Loano (album folk) ed il Premio Nazionale Folk&World 2023.

    Ha suonato in importanti festival internazionali in Italia, Svizzera, Francia, Belgio, Spagna, Croazia, Serbia, Bulgaria, Polonia, Grecia, Slovacchia, Cina, Hong Kong, Paraguay, Cile, Messico, Venezuela, Caraibi francesi, Dominica, Brasile, Argentina e Australia.

    Attualmente è docente di arpa pop/rock presso l’Istituto d’Alta Formazione CPM di Milano e tiene workshop di arpa elettrica ed improvvisazione in Conservatori in Italia ed Accademie europee. E’ ideatore e direttore artistico del Festival Internazionale Arpe del Mondo.

    Mubin Dunen è nato a Silvan (Turchia).

    Ha studiato nay al Conservatorio Municipale di Izmit (Turchia) e ha contemporaneamente approfondito la conoscenza di strumenti tradizionali quali il Santur (cimbalon), la Cura, il Tanbur (violoncello turco) e il Duduk.
    Ha sviluppato uno stile personale sia nell’esecuzione che nella composizione, influenzata dai molteplici incontri con artisti europei e asiatici.
    Nella sua quasi ventennale carriera ha eseguito concerti negli USA, in Russia, Armenia, Georgia, Azerbaijgian, Grecia, Gran Bretagna, Norvegia, Svizzera, Francia, Germania, Romania, Austria e Italia, sia come solista che in gruppo.
    Numerose le collaborazioni anche in Sardegna. Tra di esse la partecipazione alla realizzazione dell’album “No mendigues Amor” della cantante sarda Paola Pitzalis la composizione delle musiche dello spettacolo Se dai miei versi strappi le rose di e con Gisella Vacca e la partecipazione allo spettacolo-concerto Azadi nell’ambito del Progetto Mare e Miniere diretto da Elena Ledda. Dal 2010 Mubin Dunen ha proposto nell’isola il suo repertorio sia come solista sia con il supporto della formazione dei Magic Carpet.

    L’artista ha all’attivo la pubblicazione di 4 album: BAHAR (2009) ARAF (2009); GEROK (2016) e ASL- ASK (2018) tratto dal progetto di musica e teatro dell’artista con l’attrice Nilufer Perihan Kurtoglu.

  • Skylark Trio

    Skylark Trio

    SKYLARK TRIO 

    LINEUP:

    Mariano Tedde: tastiera – Matteo Piras: contrabbasso – Gianrico Manca: batteria

    INFO:

    Il trio composto da Mariano Tedde, Matteo Piras  e Gianrico Manca  propone un repertorio di jazz standards, alcuni tratti dal “Great American Songbook” e altri dal repertorio post bop anni ’60. Tra gli autori si citano alcuni tra i quali Jerome Kern, Bronislau Kaper, Ray Noble, Cole Porter e altri.

     

  • Around Standards

    Around Standards

    AROUND STANDARDS

    LINEUP:

    Marco Morandini: tastiera – Massimo Tore: contrabbasso – Marco Puddu: batteria

    INFO:

    Around Standards è un trio jazz formato di recente che vede il contrabbassista e docente del conservatorio Massimo Tore insieme a due nuovi e giovani talenti della nuova scena musicale sarda, Marco Morandini alla tastiera e Marco Puddu alla batteria. Il trio si esibirà in un set reinterpretando brani di grandi autori della tradizione jazzistica americana.

     

  • The Big 3io

    The Big 3io

    THE BIG 3IO

    LINEUP:

    Alessandro Atzori: contrabbasso – Mauro Mulas: tastiera – Stefania Pilleri: voce

    INFO:

    Il trio è composto da musicisti di lunga e solida esperienza nell’isola, Alessandro Atzori al contrabbasso, Mauro Mulas alla tastiera e la vocalist Stefania Pilleri, il trio in versione acustica presenta un repertorio riarrangiato in versione acustica di composizioni che spaziano dai classici standards del Great American Songbook sino a quelle pop meno recenti.

  • Masterclass con Peter Erskine – Accademia del Pop

    Masterclass con Peter Erskine – Accademia del Pop

    Peter Erskine, uno dei batteristi jazz più celebri al mondo, è noto per la sua straordinaria versatilità e il suo tocco raffinato che lo rendendolo una figura di spicco non solo nel jazz ma in una vasta gamma di generi musicali.

    Nella sua carriera artistica Erskine appare in oltre 700 album e colonne sonore di film, ha vinto due Grammy Awards, oltre a un dottorato onorario presso la Berklee School of Music.

    Nella sua lunga carriera artistica Erskine ha registrato ben cinquanta album a suo nome o come co-leader.

    Ha suonato e registrato con le Big Band di Stan Kenton e Maynard Ferguson, Weather Report, Steps Ahead, Joni Mitchell, Steely Dan, Diana Krall, Kenny Wheeler, Mary Chapin Carpenter, The Brecker Brothers, The Yellowjackets, Pat Metheny e Gary Burton, John Scofield.

    Le sue masterclass sono opportunità uniche per batteristi e musicisti di ogni livello di immergersi in un’esperienza formativa ricca di conoscenze tecniche, consigli pratici e ispirazione artistica.

    Durante la masterclass con Peter Erskine, i partecipanti hanno l’opportunità di esplorare in modo approfondito le tecniche di batteria che lo hanno reso famoso.

    Erskine è noto per il suo approccio preciso al timing e al controllo dinamico, e dedica ampio spazio all’insegnamento di come gestire il tempo in modo efficace, adattandosi alle esigenze di ogni pezzo e del contesto musicale.

    Attraverso dimostrazioni pratiche ed esercizi mirati, Erskine guida i partecipanti nello sviluppo di una tecnica che consente loro di suonare con fluidità e musicalità.

    Un aspetto centrale della sua masterclass è l’interpretazione musicale e l’interazione all’interno di un ensemble. Erskine sottolinea l’importanza dell’ascolto attivo e della comunicazione tra i musicisti, spiegando come la batteria possa fungere da ponte tra le varie sezioni di una band. Insegna ai partecipanti come creare groove solidi e coinvolgenti mantenendo sempre una forte connessione con gli altri strumenti e il pubblico.

    Oltre alla tecnica e all’nterazione musicale, Erskine dedica tempo anche alla gestione della carriera e alla professionalità nel mondo della musica. Durante la sessione Erskine condividerà aneddoti e lezioni apprese nel corso della sua lunga carriera, offre preziosi consigli su come orientarsi nel complesso mondo dell’industria musicale mantenendo sempre l’integrità artistica.

    La masterclass di Peter Erskine offrirà un’esperienza educativa completa, combinando istruzione tecnica con ispirazione artistica e saggezza pratica.

    I partecipanti usciranno arricchiti non solo come batteristi, ma come musicisti a tutto tondo, pronti ad affrontare nuove sfide artistiche e professionali.

     

    Per info e prenotazioni accademiadelpop@gmail.com

  • R.O.G.L.I.O.

    R.O.G.L.I.O.

    LINEUP:
    Alice Cocco: voce – Chiara Atzori: voce – Caterina Monaco: piano – Matteo Marongiu: contrabbasso – Gianrico Manca: batteria

    INFO:
    R.O.G.L.I.O. è un concetto musicale collettivo creato nel 2023 da un’idea del batterista e compositore Gianrico Manca e il bassista e compositore Matteo Marongiu, il progetto vede la collaborazione di tre giovanissimi talenti della nuova scena isolana, le vocalist Alice Cocco e Chiara Atzori e la pianista Caterina Monaco.

    La band presenta un repertorio di brani composti da Manca e Marongiu spaziando sul terreno della ricerca armonica e ritmica e utilizzando in maniera creativa ma non convenzionale le due voci, non limitandole ad un ruolo melodico ma come due strumenti armonici intrecciati e sostenuti da una ritmica mai statica.

    Le composizioni originali dei R.O.G.L.I.O. nascono da ispirazioni interiori, sociali e politiche che si legano ai punti di riferimento artistici dei 5 musicisti.

  • Philip Lassiter

    Philip Lassiter

    LINEUP:
    Phil Lassiter: voce, tromba, tastiere) – Josje Lassiter: Richie Reichgelt: chitarra – Jordy Kalfsvel: tastiere – Glenn Gaddum Jr.: basso elettrico – Niek de Bruijn: batteria

    Trombettista, compositore e arrangiatore, vincitore di 11 GRAMMY, Philip Lassiter è un poliedrico polistrumentista americano immerso nel funk e nella fusion fin dai tempi in cui era trombettista e arrangiatore della sezione fiati nei New Power Generation di Prince. Lassiter affonda le sue radici nel funk del Texas, nel gospel dell’Alabama, nel jazz di New Orleans e nel soul di Nashville.

    Radicato nel Texas Funk, nell’Alabama Gospel, nel New Orleans Jazz e nel Nashville Soul.

    Philip si è rapidamente guadagnato il rispetto come arrangiatore e trombettista di artisti iconici come: Prince, Kirk Franklin, Ariana Grande, Timbaland, Roberta Flack, Jill Scott, Rodney Darkchild Jerkins, Hamilton con Barack Obama, Cece Winans, Kelly Rowland, Fantasia, Anderson Paak, Yelawolf, Queen Latifah, Al Jarreau, Fred Hammond, The Isley Brothers, Marsha Ambrosia, Ledisi, Johnny Lang, Donald Lawrence, Anthony Hamilton, Richard Smallwood, Karen Clarke, Dorinda Clarke Cole, Bebe Winans, Ricky Dillard, Anita Wilson, Natalie Grant, James Fortune, John P Kee, Anthony Brown, Myron Butler & Levi, Regina Belle, Cory Henry e tanti altri.

    Un periodo a St. Louis gli ha portato la bellezza del rumore di una big band e l’orecchio per l’improvvisazione. Il college in Florida ha sfruttato il suo dono alla tromba, gli ha permesso di farsi strada nella salsa e nel merengue e ha affinato la sua naturale abilità come pianista jazz. Otto anni a Dallas sotto l’ala protettrice di alcuni dei musicisti e produttori più talentuosi del mondo. Kirk Franklin, Fred Hammond, Bernard Wright, Bobby Sparks, Snarky Puppy, Erykah Badu e molti altri hanno ulteriormente ampliato la sua notorietà nell’industria gospel e funk. Philthy è stato intriso dell’anima di un salvatore musicale e dell’energia maniacale di un diavolo deliziosamente decadente. Con l’umorismo e il flusso lirico di Slim Shady prima che il mondo della musica lo divorasse, Philthy potrebbe essere il figlio dell’amore di Andre 3000 e Aretha Franklin, con James Brown che ne ha dato la benedizione.

  • Helge Lien trio feat. Tore Brunborg

    Helge Lien trio feat. Tore Brunborg

    LINE-UP:
    Helge Lien – piano – Johannes Eick – contrabbasso – Knut Aalefjær – batteria – Tore Brunborg – sax tenore

    Il pianista norvegese Helge Lien ha creato il suo stile unico con il suo trio: quasi nessun altro trio con pianoforte è in grado di mantenere l’equilibrio tra le tradizioni del jazz classico e l’arte apparentemente all’avanguardia dell’improvvisazione.

    Con istintiva sovranità, lui e i suoi musicisti hanno sviluppato la propria interpretazione del jazz da camera, caratterizzato da timbri armonicamente complessi, persino onirici. Basandosi sulla potenza lirica di Bill Evans e sull’inebriante gioco malinconico di Esbjörn Svensson, Helge Lien crea una varietà di immagini suggestive, che presenta con mano leggera in costante dialogo con Johannes Eick (basso) e Knut Aalefjær (batteria) e che sono sia nelle registrazioni che anche completamente acceso nelle impostazioni live.

    Dopo la svolta con “Hello Troll” nel 2008, Helge Lien si è concentrato sulle proprie composizioni, lasciando ampio spazio al carattere inconfondibile dei membri della sua band – l’ingegnosità di questo trio sembra non conoscere limiti fino ad oggi. Helge Lien, che oltre al suo progetto di trio è anche in viaggio con altri artisti come Silje Nergaard o Adam Bałdych, ha celebrato il 20° anniversario del suo trio nel 2019 – segnato dall’uscita del doppio album “10”, che allo stesso tempo era il suo decimo album in trio.

    L’Helge Lien Trio ha già ricevuto il Grammy Award norvegese (Spellemannprisen) per l’album Hello Troll (2008) ed è stato nominato nel 2002 per l’album Spiral Circle, nel 2011 con Natsukashii e nel 2017 con Guzuguzu. un’energia ritmica che afferma la vita che conferma che il trio di Helge Lien è qui per restare e tra i più squisiti sostenitori della nobile arte del trio con pianoforte.”

    L’ HELGE LIEN TRIO vedrà la partecipazione del pluripremiato sassofonista norvegese Tore Brunborg, insieme presenteranno il nuovo album Funeral Dance.

  • Gary Crosby & Denys Baptiste – “A love supreme”

    Gary Crosby & Denys Baptiste – “A love supreme”

    LINEUP:
    Gary Crosby: contrabbasso – Denys Baptiste: sax tenore – Sultan Stevenson: piano – Rod Youngs: batteria

    l bassista, leader e co-fondatore dei Tomorrow Warriors Gary Crosby (OBE), si unisce al pluripremiato sassofonista Denys Baptiste, vincitore del Mercury e MOBO award, per guidare un quartetto stellare per questa celebrazione musicale di ciò che è ampiamente considerato come il più importante album jazz di tutti i tempi, A Love Supreme di John Coltrane, che in questo anno segna il 60° anniversario della registrazione del disco nel 1964.

    BIO:

    Gary Crosby è uno dei principali contrabbassisti jazz e arrangiatori musicali del Regno Unito. È il fondatore e direttore artistico di Tomorrow’s Warriors, organizzazione inglese per l’educazione alla musica jazz e lo sviluppo degli artisti. Membro fondatore degli originali Jazz Warriors, Gary Crosby è anche un musicista professionista e bandleader, compositore, arrangiatore, produttore discografico. Dirige, tra gli altri, i gruppi di Nu Troop, Guava, Groundation, Jazz Jamaica e Jazz Jamaica All Stars. Crosby ha lavorato con innumerevoli nomi importanti del panorama musicale internazionale accreditandosi nel mondo della critica. Nel 2006 ha ricevuto il prestigioso All Party Parliamentary Jazz Award come miglior ensemble 2006, nel 2007, ha ricevuto il BBC Radio Jazz Award for Services to Jazz, nel 2009 gli è stato assegnato un OBE, tra le onorificenze più importanti del Regno Unito per il suo eccezionale contributo al jazz.

    Il talento colossale di Denys Baptiste, basato su una tecnica potente e sulla capacità di improvvisare in modo fluido e senza sforzo attraverso una vasta gamma di stili musicali, è eguagliato solo dalla sua energia sfrenata capace di trasportare il pubblico in una dimensione a tratti onirica. Un autentico gigante della scena jazz britannica, che spazia dalle armonie più morbide al virtuosismo mozzafiato. Nel corso degli anni, Denys si è trasformato in quello che la rivista Time descrive come “l’icona del jazz britannico”, con un suono distintivo e immediatamente riconoscibile. Solista molto raffinato, si è esibito e ha registrato con alcuni dei più grandi nomi del jazz (e non solo) tra cui McCoy Tyner, Andrew Hill, Ernest Ranglin, Juliet Roberts, Incognito, Jazz Jamaica e tanti altri.

    Sultan Stevenson è uno dei giovani jazzisti più interessanti della Londra odierna. Artisticamente lo si può definire” un prodotto” sia della Julian Joseph Jazz Academy che dei Tomorrow’s Warriors. Fin da giovanissimo studia sotto la guida di rinomati musicisti jazz come Julian Joseph, Gary Crosby, Simon Purcell e Robert Mitchell. Si è diplomato alla Guildhall School of Music e nel marzo del 2023, ha vinto il Parliamentary Jazz Media Award come “Miglior artista esordiente”. Oggi è considerato una delle stelle della sua generazione.

    Nominato ai Premi Mobo dedicati alla musica afroamericana, Rod Youngs si è affermato come uno dei batteristi più espressivi e versatili della scena contemporanea. Per oltre due decenni il suo approccio alla musica è stato onnicomprensivo, coprendo un ampio spettro di generi ma rimanendo saldamente radicato nella tradizione jazz. Originario di Washington D.C., Youngs ha sviluppato un interesse per la musica sin dalla giovane età. Studi alla Howard University dove consegue un Bachelor of Arts in Percussioni applicate, Youngs ha poi continuato alla Eastman School of Music di Rochester, sotto la guida di Keith Copeland. Sin dagli anni formativi, la sua consumata abilità musicale gli ha fruttato un’ampia varietà di collaborazioni, passando dai concerti alle registrazioni per radio, Tv e cinema.