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  • 41° Festival Internazionale Jazz in Sardegna report 2021: è l’edizione della ripartenza

    41° Festival Internazionale Jazz in Sardegna report 2021: è l’edizione della ripartenza

    Jazz in Sardegna riparte da Cagliari con l’edizione forse più difficile

    e per questo tra le più significative

    “Ce l’abbiamo fatta. Nonostante le gravi difficoltà incontrate, derivanti in buona parte dall’emergenza Covid 19, ma anche dalle tante, troppe, inadeguatezze di chi avrebbe dovuto attutirne gli effetti devastanti…”.

    È l’inizio del racconto del 41^ Jazz in Sardegna affidato all’editoriale della Jazzine a firma del direttore artistico Massimo Palmas che sottolineava la grande soddisfazione per una ripartenza che a poche settimane dall’inizio del festival, appariva ancora appesa al filo dell’incertezza. Mai prima d’ora infatti si era verificata una situazione tale da non poter pubblicizzare il programma e aprire le vendite dei biglietti fino a due settimane prima di un evento di questa portata. 

    Il rischio è stato davvero grande, ma ciò che ci ha spinto ad andare avanti è stata la consapevolezza di poter contare sul sostegno incondizionato di un pubblico competente e appassionato, che ha acquistato gli abbonamenti a busta chiusa, sapendo che anche questa volta non avremmo tradito la sua fiducia consentendoci di conseguire risultati impensabili alla vigilia: una media di 750 presenze giornaliere nelle quattro giornate, oltre 300 abbonamenti e tanti appassionati che hanno assistito agli oltre 20 concerti tra il Teatro Lirico di Cagliari, l’Auditorium del Conservatorio ed il T-Hotel.

    Un grande pubblico che è stato a sua volta ricambiato con un cartellone di eccezionale livello artistico che ha fatto rivivere i fasti delle indimenticabili edizioni degli anni ’80. Sono questi gli elementi che hanno reso possibile superare con successo le prove più difficili, ivi compresa quella derivante dall’essere stato il primo in Italia a confrontarsi con le inedite problematiche connesse alla repentina riapertura dei teatri al 100% della capienza. 

    Quella del 2021 è stata tra le edizioni con il più alto focus su sinergie virtuose, come quella con il Teatro Lirico per la co-produzione originale Mimì: da sud a sud sulle tracce di Domenico Modugno, che ha aperto il festival giovedì 14 ottobre 2021.

    Le collaborazioni si susseguono e così viene allestita all’aeroporto di Cagliari-Elmas la mostra fotograficaJazz in Sardegna Legends & Isio Saba”, visitabile nell’area partenze fino a fine ottobre grazie alla collaborazione con Sogaer.

    Che dire dell’apporto dell’istituto Accion Cultural Espanola, che ha favorito l’allestimento del panel Spagna Ospite d’Onore” curato da Massimo Di Stefano con i concerti dei grandi Chano Dominguez e Antonio Lizana con il loro Cuarteto Flamenco, di Jorge Pardo, Carles Benavent e Tino Di Geraldo, di Maria Toro e di Moises Sanchez.

    Non solo nuove collaborazioni, in questa edizione infatti non sono mancate quelle che hanno caratterizzato Jazz in Sardegna negli ultimi 20 anni: il panel S’Ard Music Festival ha saputo ancora una volta integrare, nella variegata programmazione dell’EJE, alcune tra le migliori nuove proposte made in Sardinia firmate S’Ard Music.

    Sinergie che portano non solo i propri frutti sul palcoscenico, ma che si propongono anche di seminare, costruire reti, formare il pubblico e rilanciare l’offerta della musica jazz. È il caso del progetto ImparoMusica, lanciato da Jazz in Sardegna per conto di Jazz Italian Platform, con la partecipazione del maestro Giovanni Bietti e della startup Billalo, oltre al ruolo fondamentale di Jazz in Sardegna e gli altri festival riuniti in JIP.

    La formazione del pubblico è una tematica cara che abbraccia diverse iniziative, come il progetto “Il jazz con gli occhi di un bambino” giunto alla quinta edizione. L’evento sonoro-musicale dedicato ai piccolissimi è ideato e condotto dalla musicoterapeuta di Contattosonoro Francesca Romana Motzo, in coproduzione con S’Ard Music e collaborazione con Jazz in Sardegna.

    EJE 2021 è stato anche il momento per richiamare l’attenzione sul fondamentale ruolo delle big band e della circuitazione internazionale all’interno dei jazz club per sostenere il movimento: sono stati 30 i direttori di festival e jazz club europei a partecipare al festival e sottoscrivere l’accordo Euro Jazz Club Conference, un impegno per il sostegno delle big band e del jazz a 360° in tutta Europa.

    Un Festival che nelle sue operazioni organizzative, di comunicazione e di vitalità si è svolto largamente al T Hotel, ospitando gli artisti, gli uffici produzione, le conferenze e gli incontri, i momenti conviviali e gli appuntamenti mediatici.

    Infine, la mobilità, sostenibile grazie all’apporto della partnership con Playcar che ha consentito gli spostamenti di operatori, artisti e pubblico durante la 4 giorni dello European Jazz Expo 2021.

  • Carles Benavent, Tino Di Geraldo, Jorge Pardo

    Carles Benavent, Tino Di Geraldo, Jorge Pardo

    Spagna Ospite d’Onore

    Carles Benavent, Tino di Geraldo, Jorge Pardo

    Carles Benavent (basso), Tino di Geraldo (batteria) e Jorge Pardo (flauto e sassofono) non hanno mai pensato di formare un trio: loro in realtà preferiscono i sestetti ma un giorno, essendosi ritrovati in tre, poco prima di sospendere lo spettacolo hanno deciso di salire comunque sul palco e provare la formazione.

    Questo trio vincente, con un forte senso di appartenenza collettivo, si compone di tre veri e propri grandi maestri della musica che oltre ad aver sviluppato un suono unico e personale, quando si sono uniti a Camarón e Paco de Lucia, hanno ampliato gli orizzonti del flamenco contemporaneo facendogli raggiungere una nuova dimensione.

    Passano gli anni e questo trio di assi continua ad inseguire l’impegno di rinnovare il flamenco, mentre il risultato del loro incontro si attesta ancora oggi come l’esperienza più fruttuosa che il jazz locale abbia saputo regalare quale risultato della commistione tra due linguaggi musicali con centinaia di anni di storia alla spalle, il jazz e il flamenco, due stili che fluiscono in modo naturale nel progetto attraverso l’ispirazione dei tre musicisti.

    Jorge Pardo ha richiamato l’attenzione di Paco de Lucía negli anni 70’ mentre suonava nei Dolores: questa vicinanza, così come quella con il bassista Carles Benavent, è responsabile dell’espansione dei due linguaggi musicali vissuta da entrambi i musicisti.

    E quando serviva una nuova vena ritmica è apparso Tino Di Geraldo che con la sua batteria si prende cura delle interazioni, mentre Carles e Jorge sono gli ideatori dei frammenti melodici del repertorio. I due, nonostante continuino ad esibirsi singolarmente, continuano ad incontrarsi insieme a Tino per stupire gli appassionati con i suoni mediterranei e della rumba.

    Nel 1999 pubblicano il loro primo album dal vivo “El Concierto de Sevilla”, uno straordinario riassunto dei due concerti al Teatro Centrale di Siviglia nel dicembre dello stesso anno dove insieme ripercorrono i brani delle rispettive carriere discografiche; il disco “Unprecedented” è invece il risultato del loro primo incontro in studio che include brani originali così come il loro ultimo disco “Flamenco Leaks”, pubblicato nel 2019, che presenteranno dal vivo nel corso del festival.

    Questo spettacolo, inserito nel programma del 41° Festival Internazionale Jazz In Sardegna – European Jazz Expo all’interno del cartellone “Spagna Ospite D’Onore“, è stato realizzato con il contributo dell’’Acción Cultural Española AC/E.