Tag: Jazz In Sardegna

  • 1° Serata – Semifinali Premio Isio Saba 2024@ Teatro Massimo Cagliari

    1° Serata – Semifinali Premio Isio Saba 2024@ Teatro Massimo Cagliari

    INGRESSO GRATUITO

    SEMIFINALI PREMIO ISIO SABA – Prima serata live 16 ottobre 2024

    Ad esibirsi nella prima serata del Premio che si svolgerà mercoledì 16 ottobre nella sala M2 del Teatro Massimo di Cagliari (ore 20.30, entrata libera) saranno:

    Carla Restivo Quintet “Paula Project” (Carla Restivo: saxes & compositions, Luca Nostro: guitar, Valerio Dainotti: piano, Luca Giuffrida: electronic bass, Francesco Tavormina: drums).

    “Paula Project” è un progetto dedicato alla nonna della sassofonista leader della band Carla Restivo. Un quintetto dal carattere frizzante ed energico, le cui composizioni, completamente originali, spaziano da ritmi latini a sonorità più contemporanee tra l’hip hop e il rock, sempre dentro le cornici sonore dal jazz moderno. La band ha vinto il Premio Pippo Ardini 2013, il Solmusic Award 2014, il Nanuk Summer Fest 2014 e si è classificata seconda all’European Jazz Award Tuscia in Jazz 2014.

    Sonia Lo Giudice Quartet (Sonia Lo Giudice: voce, Luigi Urtis: pianoforte, Agata Garbin: batteria, Jacopo Barboro: basso)

    Voce jazz dell’Orchestra del Conservatorio Verdi di Milano, Sonia Lo Giudice, 19 anni, si avvicina alla musica in tenerissima età con lo studio prima del canto, poi del pianoforte. Consegue il diploma accademico di primo livello in canto jazz nel 2023 con 110/110 e lode al Conservatorio Corelli di Messina. Nello stesso anno ha la possibilità di esibirsi col “Lavica Jazz Quintet” al Sicilian Jazz Festival e di classificarsi tra i primi tre finalisti, con la medesima formazione, al Premio Nazionale delle Arti Sezione Jazz 2023. È stata selezionata dal Berklee College of Music per partecipare a Umbria Jazz Clinics 2024.

    Qanat Trio (Federico Termini: piano, Damiano Vitrano: contrabbasso, Ruggero Caruso: batteria).

    Il Qanat Trio nasce a Palermo ed esprime un genere musicale che manifesta la fusione di diversi stili. Quello che accomuna i musicisti è un gusto progressivo della composizione, risultato della differente formazione di ognuno. I componenti del gruppo dividono le loro passioni musicali tra rock progressive anni ’70 (in modo predominante), world music, fusion, folk acustico ed etnica. Anche la scelta del nome del gruppo non risulta casuale. L’etimologia del nome “Qanat” riporta ai sistemi di irrigazione a canali di origine araba (presenti anche a Palermo) con i quali si riusciva a condurre l’acqua alle zone aride al fine di rendere fertile la terra. Il desiderio dei Qanat è che i loro “canali” possano contribuire a rendere più fertile il modo di esprimersi e di creare musica. Il trio ha ottenuto il riconoscimento di finalista al “Bucharest International Jazz Competition” di Bucarest nel luglio 2023. Nello stesso anno sono entrati nelle semifinali del Premio Isio Saba.

    Igor Senderov Quartet (Igor Senderov: alto sax, Giuseppe Sacchi: piano, Daniel Besthorn: drums, Vincenzo Quirico: bass).

    Il quartetto è nato nel 2024 a Roma da ex studenti del Saint Louis College of Music a Roma e rappresenta la musica originale scritta in stile Modern Jazz. Sono i vincitori dell’edizione 2024 del B-Jazz International Competition che si è svolto a Gent nel settembre 2024. La band ha una formazione internazionale: Igor Senderov (sassofono contralto) è nato in Russia, Daniel Besthorn (batteria) viene dalla Germania, Giuseppe Sacchi (pianoforte) e Vincenzo Quirico (basso) sono invece italiani.

     

    Realizzato col contributo della Fondazione di Sardegna, il concorso ha lo scopo di premiare e promuovere i musicisti che, nel solco della figura e della storia del promoter lsio Saba, dimostrino la loro spiccata personalità artistica e la loro eccellenza creativa. Si ricorda inoltre che l’originale concorso jazzistico offrirà al vincitore assoluto della finalissima un premio in denaro di tremila euro e la possibilità di esibirsi alla 45ma edizione del Festival internazionale Jazz in Sardegna-European Jazz Expo. Menzione Speciale, inoltre, al concorrente la cui proposta musicale abbia mostrato un evidente carattere innovativo. Il vincitore assoluto e il vincitore della Menzione Speciale avranno la possibilità di partecipare agli eventi inseriti nel cartellone del Festival Internazionale Jazz in Sardegna.

    A valutare i partecipanti sarà una giuria presieduta dal compositore e pianista Paolo Carrus, dal direttore artistico del Premio Gianrico Manca e composta da musicisti e addetti ai lavori presenti in occasione delle varie esibizioni. I musicisti selezionati si esibiranno nelle varie fasi di selezione del Premio previste il 16, 23 e 30 ottobre 2024. Le serate saranno aperte al pubblico e verranno trasmesse in diretta streaming sui canali social di Jazz in Sardegna. Ogni candidato avrà a disposizione al massimo trenta minuti. A conclusione di tutte le esibizioni, la giuria effettuerà la selezione di tre finalisti, che verranno proclamati entro la fine del mese di ottobre.

    La serata finale di premiazione (finalissima) si svolgerà il 20 novembre 2024 al Teatro Massimo di Cagliari.

  • Skylark Trio

    Skylark Trio

    SKYLARK TRIO 

    LINEUP:

    Mariano Tedde: tastiera – Matteo Piras: contrabbasso – Gianrico Manca: batteria

    INFO:

    Il trio composto da Mariano Tedde, Matteo Piras  e Gianrico Manca  propone un repertorio di jazz standards, alcuni tratti dal “Great American Songbook” e altri dal repertorio post bop anni ’60. Tra gli autori si citano alcuni tra i quali Jerome Kern, Bronislau Kaper, Ray Noble, Cole Porter e altri.

     

  • Around Standards

    Around Standards

    AROUND STANDARDS

    LINEUP:

    Marco Morandini: tastiera – Massimo Tore: contrabbasso – Marco Puddu: batteria

    INFO:

    Around Standards è un trio jazz formato di recente che vede il contrabbassista e docente del conservatorio Massimo Tore insieme a due nuovi e giovani talenti della nuova scena musicale sarda, Marco Morandini alla tastiera e Marco Puddu alla batteria. Il trio si esibirà in un set reinterpretando brani di grandi autori della tradizione jazzistica americana.

     

  • The Big 3io

    The Big 3io

    THE BIG 3IO

    LINEUP:

    Alessandro Atzori: contrabbasso – Mauro Mulas: tastiera – Stefania Pilleri: voce

    INFO:

    Il trio è composto da musicisti di lunga e solida esperienza nell’isola, Alessandro Atzori al contrabbasso, Mauro Mulas alla tastiera e la vocalist Stefania Pilleri, il trio in versione acustica presenta un repertorio riarrangiato in versione acustica di composizioni che spaziano dai classici standards del Great American Songbook sino a quelle pop meno recenti.

  • Premio Isio Saba: prorogata al 15 luglio la chiusura della call

    Premio Isio Saba: prorogata al 15 luglio la chiusura della call

    È stata posticipata al 15 Luglio 2024 la chiusura della call della quarta edizione del Premio Isio Saba per l’innovazione e la creatività nella musica jazz.

    C’è tempo fino alle 23:59 di lunedì 15 luglio per trasmettere la candidatura, come concorrenti singoli o band, attraverso l’apposito modulo disponibile a questo link.

    Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata al premio, LEGGI IL REGOLAMENTO COMPLETO e CLICCA QUI iscriverti o iscrivere la tua band alla IV Edizione del Premio Isio Saba.

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  • R.O.G.L.I.O.

    R.O.G.L.I.O.

    LINEUP:
    Alice Cocco: voce – Chiara Atzori: voce – Caterina Monaco: piano – Matteo Marongiu: contrabbasso – Gianrico Manca: batteria

    INFO:
    R.O.G.L.I.O. è un concetto musicale collettivo creato nel 2023 da un’idea del batterista e compositore Gianrico Manca e il bassista e compositore Matteo Marongiu, il progetto vede la collaborazione di tre giovanissimi talenti della nuova scena isolana, le vocalist Alice Cocco e Chiara Atzori e la pianista Caterina Monaco.

    La band presenta un repertorio di brani composti da Manca e Marongiu spaziando sul terreno della ricerca armonica e ritmica e utilizzando in maniera creativa ma non convenzionale le due voci, non limitandole ad un ruolo melodico ma come due strumenti armonici intrecciati e sostenuti da una ritmica mai statica.

    Le composizioni originali dei R.O.G.L.I.O. nascono da ispirazioni interiori, sociali e politiche che si legano ai punti di riferimento artistici dei 5 musicisti.

  • Philip Lassiter

    Philip Lassiter

    LINEUP:
    Phil Lassiter: voce, tromba, tastiere) – Josje Lassiter: Richie Reichgelt: chitarra – Jordy Kalfsvel: tastiere – Glenn Gaddum Jr.: basso elettrico – Niek de Bruijn: batteria

    Trombettista, compositore e arrangiatore, vincitore di 11 GRAMMY, Philip Lassiter è un poliedrico polistrumentista americano immerso nel funk e nella fusion fin dai tempi in cui era trombettista e arrangiatore della sezione fiati nei New Power Generation di Prince. Lassiter affonda le sue radici nel funk del Texas, nel gospel dell’Alabama, nel jazz di New Orleans e nel soul di Nashville.

    Radicato nel Texas Funk, nell’Alabama Gospel, nel New Orleans Jazz e nel Nashville Soul.

    Philip si è rapidamente guadagnato il rispetto come arrangiatore e trombettista di artisti iconici come: Prince, Kirk Franklin, Ariana Grande, Timbaland, Roberta Flack, Jill Scott, Rodney Darkchild Jerkins, Hamilton con Barack Obama, Cece Winans, Kelly Rowland, Fantasia, Anderson Paak, Yelawolf, Queen Latifah, Al Jarreau, Fred Hammond, The Isley Brothers, Marsha Ambrosia, Ledisi, Johnny Lang, Donald Lawrence, Anthony Hamilton, Richard Smallwood, Karen Clarke, Dorinda Clarke Cole, Bebe Winans, Ricky Dillard, Anita Wilson, Natalie Grant, James Fortune, John P Kee, Anthony Brown, Myron Butler & Levi, Regina Belle, Cory Henry e tanti altri.

    Un periodo a St. Louis gli ha portato la bellezza del rumore di una big band e l’orecchio per l’improvvisazione. Il college in Florida ha sfruttato il suo dono alla tromba, gli ha permesso di farsi strada nella salsa e nel merengue e ha affinato la sua naturale abilità come pianista jazz. Otto anni a Dallas sotto l’ala protettrice di alcuni dei musicisti e produttori più talentuosi del mondo. Kirk Franklin, Fred Hammond, Bernard Wright, Bobby Sparks, Snarky Puppy, Erykah Badu e molti altri hanno ulteriormente ampliato la sua notorietà nell’industria gospel e funk. Philthy è stato intriso dell’anima di un salvatore musicale e dell’energia maniacale di un diavolo deliziosamente decadente. Con l’umorismo e il flusso lirico di Slim Shady prima che il mondo della musica lo divorasse, Philthy potrebbe essere il figlio dell’amore di Andre 3000 e Aretha Franklin, con James Brown che ne ha dato la benedizione.

  • Helge Lien trio feat. Tore Brunborg

    Helge Lien trio feat. Tore Brunborg

    LINE-UP:
    Helge Lien – piano – Johannes Eick – contrabbasso – Knut Aalefjær – batteria – Tore Brunborg – sax tenore

    Il pianista norvegese Helge Lien ha creato il suo stile unico con il suo trio: quasi nessun altro trio con pianoforte è in grado di mantenere l’equilibrio tra le tradizioni del jazz classico e l’arte apparentemente all’avanguardia dell’improvvisazione.

    Con istintiva sovranità, lui e i suoi musicisti hanno sviluppato la propria interpretazione del jazz da camera, caratterizzato da timbri armonicamente complessi, persino onirici. Basandosi sulla potenza lirica di Bill Evans e sull’inebriante gioco malinconico di Esbjörn Svensson, Helge Lien crea una varietà di immagini suggestive, che presenta con mano leggera in costante dialogo con Johannes Eick (basso) e Knut Aalefjær (batteria) e che sono sia nelle registrazioni che anche completamente acceso nelle impostazioni live.

    Dopo la svolta con “Hello Troll” nel 2008, Helge Lien si è concentrato sulle proprie composizioni, lasciando ampio spazio al carattere inconfondibile dei membri della sua band – l’ingegnosità di questo trio sembra non conoscere limiti fino ad oggi. Helge Lien, che oltre al suo progetto di trio è anche in viaggio con altri artisti come Silje Nergaard o Adam Bałdych, ha celebrato il 20° anniversario del suo trio nel 2019 – segnato dall’uscita del doppio album “10”, che allo stesso tempo era il suo decimo album in trio.

    L’Helge Lien Trio ha già ricevuto il Grammy Award norvegese (Spellemannprisen) per l’album Hello Troll (2008) ed è stato nominato nel 2002 per l’album Spiral Circle, nel 2011 con Natsukashii e nel 2017 con Guzuguzu. un’energia ritmica che afferma la vita che conferma che il trio di Helge Lien è qui per restare e tra i più squisiti sostenitori della nobile arte del trio con pianoforte.”

    L’ HELGE LIEN TRIO vedrà la partecipazione del pluripremiato sassofonista norvegese Tore Brunborg, insieme presenteranno il nuovo album Funeral Dance.

  • Monty Alexander

    Monty Alexander

    LINEUP:
    Monty Alexander: piano – Luke Sellick: contrabbasso – Jason Brown: batteria

    INFO:
    Monty Alexander è uno dei più importanti pianisti del mondo, alcune classifiche lo attestano tra i primi cinque pianisti jazz viventi.

    Quasi sessant’anni dopo essersi trasferito negli Stati Uniti da Kingston in Giamaica, sua città natale, il pianista nominato ai Grammy,
    Monty Alexander è un classico americano, in tournée incessante per il mondo con vari progetti, deliziando un pubblico globale attratto
    dalla sua personalità vibrante.

    La sua concezione vivace è informata da verità senza tempo: creazione infinita di melodie, groove effervescenti, voicing sofisticati, uno spirito romantico e una costante predisposizione, come afferma accuratamente Alexander, “a costruire il caldo e scatenare una tempesta.

    Nel corso di ogni performance, Alexander applica quell’estetica a un repertorio che abbraccia un’ampia gamma di espressioni musicali jazz e giamaicane: il songbook americano e il blues, gospel e bebop, calypso e reggae.

    Il modo di suonare di Alexander è influenzato da Art Tatum, Oscar Peterson, Erroll Garner e Wynton Kelly, conserva una forte influenza
    caraibica ma con un significativo sapore bebop e un brillante bilanciamento tra le diverse tradizioni musicali.

    Monty Alexander è una vera icona americana che continua ad avere un’enorme influenza sui musicisti di tutto il mondo. Innumerevoli le sue realizzazioni discografiche documentate in oltre 75 registrazioni a suo nome, oltre alle collaborazioni con nomi leggendari come Dizzy Gillespie, Quincy Jones, Natalie Cole, Tony Bennett, Clint Eastwood, Milt Jackson, Ray Brown, Sonny Rollins e tanti altri.

     

    Luke Sellick bassista, compositore, insegnante. Originario di Winnipeg, in Canada, Sellick è un pilastro della scena musicale di New York e il bassista scelto da molti importanti artisti jazz tra cui Monty Alexander, Russell Malone, Benny Golson e altri.

    Attualmente risiede ad Harlem e si è esibito in tutto il mondo con artisti come; George Coleman, Houston Person, Kenny Barron, Jimmy Greene, Renee Rosnes, Ron Blake, Lewis Nash, Alina Engibaryan, Carl Allen, Peter Bernstein, Donald Vega, Mike LeDonne e moltissimi altri.

     

    Jason Brown si è laureato al Conservatorio di Oberlin, Ohio, sotto la guida di Billy Hart. Per sette anni è stato in tournée e ha registrato con la cantante e compositrice nominata ai Grammy, Carmen Lundy; con Pat Martino è apparso nei principali festival mondiali, come il Jarasum International Jazz Festival e il Rochester Jazz Festival.

    Ha anche lavorato con artisti come Lizz Wright, Cedar Walton, Nicholas Payton, Wayne Escoffery e Kurt Rosenwinkel. Ora un membro chiave del sestetto di Amina Figarova. Jason Brown si è esibito al Joy of Jazz Festival di Johannesburg e nei principali luoghi in Europa e negli Stati Uniti.

    Come leader, Brown è stato un artista in primo piano con la Jazz Philharmonic Orchestra di San Pietroburgo in diverse occasioni e ha portato il suo quintetto, con il sassofonista Steve Grossman. Ha anche guidato le sue band nei principali jazz club di New York e in Europa.

  • Gary Crosby & Denys Baptiste – “A love supreme”

    Gary Crosby & Denys Baptiste – “A love supreme”

    LINEUP:
    Gary Crosby: contrabbasso – Denys Baptiste: sax tenore – Sultan Stevenson: piano – Rod Youngs: batteria

    l bassista, leader e co-fondatore dei Tomorrow Warriors Gary Crosby (OBE), si unisce al pluripremiato sassofonista Denys Baptiste, vincitore del Mercury e MOBO award, per guidare un quartetto stellare per questa celebrazione musicale di ciò che è ampiamente considerato come il più importante album jazz di tutti i tempi, A Love Supreme di John Coltrane, che in questo anno segna il 60° anniversario della registrazione del disco nel 1964.

    BIO:

    Gary Crosby è uno dei principali contrabbassisti jazz e arrangiatori musicali del Regno Unito. È il fondatore e direttore artistico di Tomorrow’s Warriors, organizzazione inglese per l’educazione alla musica jazz e lo sviluppo degli artisti. Membro fondatore degli originali Jazz Warriors, Gary Crosby è anche un musicista professionista e bandleader, compositore, arrangiatore, produttore discografico. Dirige, tra gli altri, i gruppi di Nu Troop, Guava, Groundation, Jazz Jamaica e Jazz Jamaica All Stars. Crosby ha lavorato con innumerevoli nomi importanti del panorama musicale internazionale accreditandosi nel mondo della critica. Nel 2006 ha ricevuto il prestigioso All Party Parliamentary Jazz Award come miglior ensemble 2006, nel 2007, ha ricevuto il BBC Radio Jazz Award for Services to Jazz, nel 2009 gli è stato assegnato un OBE, tra le onorificenze più importanti del Regno Unito per il suo eccezionale contributo al jazz.

    Il talento colossale di Denys Baptiste, basato su una tecnica potente e sulla capacità di improvvisare in modo fluido e senza sforzo attraverso una vasta gamma di stili musicali, è eguagliato solo dalla sua energia sfrenata capace di trasportare il pubblico in una dimensione a tratti onirica. Un autentico gigante della scena jazz britannica, che spazia dalle armonie più morbide al virtuosismo mozzafiato. Nel corso degli anni, Denys si è trasformato in quello che la rivista Time descrive come “l’icona del jazz britannico”, con un suono distintivo e immediatamente riconoscibile. Solista molto raffinato, si è esibito e ha registrato con alcuni dei più grandi nomi del jazz (e non solo) tra cui McCoy Tyner, Andrew Hill, Ernest Ranglin, Juliet Roberts, Incognito, Jazz Jamaica e tanti altri.

    Sultan Stevenson è uno dei giovani jazzisti più interessanti della Londra odierna. Artisticamente lo si può definire” un prodotto” sia della Julian Joseph Jazz Academy che dei Tomorrow’s Warriors. Fin da giovanissimo studia sotto la guida di rinomati musicisti jazz come Julian Joseph, Gary Crosby, Simon Purcell e Robert Mitchell. Si è diplomato alla Guildhall School of Music e nel marzo del 2023, ha vinto il Parliamentary Jazz Media Award come “Miglior artista esordiente”. Oggi è considerato una delle stelle della sua generazione.

    Nominato ai Premi Mobo dedicati alla musica afroamericana, Rod Youngs si è affermato come uno dei batteristi più espressivi e versatili della scena contemporanea. Per oltre due decenni il suo approccio alla musica è stato onnicomprensivo, coprendo un ampio spettro di generi ma rimanendo saldamente radicato nella tradizione jazz. Originario di Washington D.C., Youngs ha sviluppato un interesse per la musica sin dalla giovane età. Studi alla Howard University dove consegue un Bachelor of Arts in Percussioni applicate, Youngs ha poi continuato alla Eastman School of Music di Rochester, sotto la guida di Keith Copeland. Sin dagli anni formativi, la sua consumata abilità musicale gli ha fruttato un’ampia varietà di collaborazioni, passando dai concerti alle registrazioni per radio, Tv e cinema.