L’artista cagliaritano Joe Perrino, con il suo progetto solista “Storie di Vita Mala”, come un Cantastorie ha voluto mettere in evidenza le condizione di vita delle carceri, vestendo i panni dei carcerati, dei delinquenti, e cantando le loro drammatiche storie di vita, piene di passione, follia, amore perduto, tradimenti e vendette.
Durante lo spettacolo il Perrino non vestirà solo i panni del cantante ma anche quelli dell’attore in una dissacrante performance accompagnato dall’attrice Zuanna Maria Boscani.
Il teatrino fortemente scenografico ,di notevole spessore rappresentativo e artistico, è particolarmente adatto all’atmosfera, i due attori interagiranno con il pubblico, raccontando storie che permetteranno di entrare in una spirale emozionalmente positiva e riflessiva che coinvolgerà la mente e il corpo. Nel raccontare c’è il risveglio di una memoria, la ricerca di una storia appartenente o al vissuto personale,o come storia vera, o come luoghi scomparsi.
Lo spettacolo è strutturato come un ricordo di un viaggio dell’artista e del rocker cagliaritano, che al carcere e alle sue storie di dolore e di speranza ha già dedicato la doppia raccolta di “canzoni di malavita”. In scena i due protagonisti danno forma, come mediatori e interpreti con parole e musica all’evasione, per farsi portavoce «creare un dialogo tra chi in questo momento si trova rinchiuso in una cella e il resto della società» e per «portare il carcere all’interno della città»svelando le paure, bisogni e desideri che appartengono ai detenuti: una ricerca in cui lo sguardo di Zuanna e Joe condurrà lo spettatore attraverso la narrazione, nella ricerca e nella scoperta di questo “mondo altro” rappresentato dai detenuti e dalle loro speranze riposte nelle loro mani nella forma di ex-voto.
La scelta di un arrangiamento essenziale dei brani, quasi “pop”, nasce dalla volontà di comunicare in modo semplice e immediato tematiche che ancora oggi sembrano quasi un tabù per i “benpensanti”.
Le melodie spaziano in modo versatile tra country, blues, stornelli popolari e tango, creando un insieme vario ma sempre coerente e mai scontato.
Ma ciò che è estremamente importante è che nel raccontare qualcosa a qualcuno si innesca una spirale emozionale e di riflessione che riscopre la parola, i gesti, per ritrovare l’umano. L’incontro fra questi due artisti si sviluppa su un linguaggio condiviso che li ha portati a collaborare in diverse occasioni affrontando il tema carcerario e quello degli ex voto.
Il progetto che proponiamo tratta questa poetica appartenente alla cultura popolare, partendo dalla simbologia del linguaggio carcerario accompagnato a quella dell’estetica del cantastorie del teatro mobile itinerante e del circo anni 30 e del cinema neorealismo italiano.
Tracce Emergenti
Tracce Emergenti è il nuovo panel del Festival Jazz in Sardegna, dedicato alle produzioni discografiche indipendenti. Un’occasione unica per artisti sardi e nazionali di presentare i loro nuovi progetti musicali in un contesto prestigioso, con esibizioni dal vivo e focus sulle novità del panorama musicale.
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