La musica dei RYMDEN si basa su tre elementi: songwriting malinconico e atmosferico, ritmi drammaticamente carichi e jazz virtuosamente suonato ad altissimo livello. In questa nuova formazione della band si sentono chiaramente le influenze del jazz moderno, di Bach, della musica da film e persino della musica rock. I Rymden creano una storia musicale parallela, che risale alla metà degli anni ’90. Entrambe le formazioni in tournée in tutto il mondo hanno definito un suono nuovo e fresco su scala internazionale, con una grande apertura alla sperimentazione e un pensiero radicale in avanti. Il risultato è un movimento musicale internazionale che è diventato un’ispirazione per le generazioni future, spazzando via i preconcetti su dove si trovano i confini tra i generi introducendo innumerevoli ascoltatori non jazz in giro per il mondo all’idea che la musica strumentale e improvvisata possa essere tanto intelligente, interessante, soddisfacente e accessibile quanto gli stili più tradizionalmente popolari. Bugge Wesseltoft; Pluripremiato pianista norvegese e grande sostenitore del “jazz europeo come forma d’arte” desiderava qualcosa che si avvicinasse ai suoi sentimenti e al suo approccio all’espressione musicale. Con la sua piattaforma artistica (ed etichetta discografica) Jazzland, Wesseltoft è stato un pioniere ed è tuttora un importante promotore della modernizzazione della musica jazz Scandinava. È così che decide di iniziare la collaborazione con due amici, straordinari musicisti e forze innovative nel jazz europeo; Magnus Öström e Dan Berglund, già membri dell’ innovativo jazz trio, E.S.T. (Esbjorn Svensson Trio), band che creò alcune delle musiche più popolari, durature, lungimiranti e semplicemente divertenti che il genere abbia visto per molti anni. Fu la prima band europea in assoluto ad apparire sulla copertina della bibbia del jazz statunitense Downbeat, sono stati senza dubbio uno dei gruppi più popolari usciti dal genere.
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