Dopo la grande partecipazione della prima edizione, vinta dalla violinista Anais Drago, l’Associazione Festival Internazionale Jazz in Sardegna e l’Associazione Culturale Jazzino indicono la seconda edizione del Premio Isio Sabaper l’Innovazione e la Creatività nella musica jazz.
Dalle ore 8:00 del 1 giugno 2022 fino alle ore 23:00 del 20 agosto2022 sarà possibile inviare le candidature per partecipare, come concorrenti singoli o band.
pLa principale novità di quest’anno è l’introduzione della Menzione Speciale, che la Giuria assegnerà al/lla concorrente la cui proposta musicale abbia mostrato un evidente carattere innovativo.
La giuria svela i nomi dei tre artisti che parteciperanno alla finalissima del Premio Isio Saba, prevista per mercoledì 23 febbraio2022 al Teatro Massimo di Cagliari.
Si tratta del pianista e compositore Fabio Giachino, del chitarrista sardo Antonio Floris e della violinista biellese Anais Drago. I musicisti si preparano dunque per sorprendere gli ascoltatori con un imperdibile una sfida a suon di jazz che aprirà al vincitore le porte del Festival Jazz In Sardegna – European Jazz Expo 2022.
Chi riuscirà a conquistare l’ambito primo posto otterrà inoltre un premio in denaro da investire nella produzione del progetto premiato, un sostegno concreto e necessario per incentivare la creatività e l’innovazione dei giovani talenti nella musica jazz in memoria del grande Isio Saba.
Continuano le sfide a suon di jazz del Premio Isio Saba!
Gli artisti scaldano i loro strumenti e si preparano per salire sul palco del Jazzinocon un solo e unico scopo: aggiudicarsi un posto nella finale prevista per febbraio 2022.
Chi riuscirà a conquistare la giuria con i suoi brani originali? Appuntamento il 19 gennaio con Beatrice Sberna, il Matteo Scano Trio e il Federica Dessì Quintet, e il 20 gennaio con Federica Musca Murdu, Antonio Floris e il Matteo Muntoni Trio!
Scopri ogni dettaglio sulla1° SERATA e sulla 3° SERATA dedicata ai live shows sul sito del Jazzino, ti ricordiamo che l’ingresso alle serate live delle fasi finali è gratuito.
Entriamo nel vivo della “Prima Edizione del Premio Isio Saba per la Creatività e l’Innovazione nella Musica Jazz” con la 1° Serata delle Fasi Finali Live in arrivo il 28 dicembre 2021 dalle ore 20:30 al Jazzino!
In questa serata speciale i partecipanti si sfideranno a suon di jazz per conquistare, con i loro brani originali, il posto per la finalissima prevista per febbraio 2022 al Teatro Massimo di Cagliari.
Siamo giunti alla quinta edizione dell’evento sonoro-musicale dedicato ai piccolissimi, progetto ideato e condotto dalla musico-terapeuta di contattosonoroFrancesca Romana Motzo, in coproduzione con S’Ard Music e collaborazione con Jazz in Sardegna e European Jazz Expo.
Quando la musica diventa esperienza di vita!
Un’idea, un progetto, un incontro dei sensi che nasce da una propedeutica musicale capace di includere l’inizio della vita, fin dalla gravidanza, nel pieno rispetto dell’espressività sonora possibile per ogni fascia d’età.
Il progetto si avvale di un’esperienza pluriennale, dove la propedeutica musicale dialoga profondamente con il percorso di crescita del bambino, include la figura del genitore e vede la Musica come un elemento imprescindibile di espressione, comunicazione e relazione.
contattosonoro consolida un percorso che, nei primi tre anni di vita del bambino, struttura una didattica musicale mirata e specifica per queste tenere fasce d’età, dove la relazione genitore-figlio si immerge in un’esperienza non-verbale pressoché totale, affinché l’espressività sonora dell’adulto e del neonato/bambino, entrino in comunicazione profonda.
Nella fascia d’età zerotresi sperimenta la libertà espressiva legata al suono ed al movimento, attraverso un percorso dove vengono attivate e sviluppate la capacità esplorativa, il dialogo sonoro e la personale creatività, in modo tale da acquisire una competenza sull’improvvisazione, derivata da un forte vissuto condiviso.
Un percorso dove l’unicità di ognuno viene protetta, valorizzata e guidata fino a creare un gruppo, capace di suonare e risuonare insieme, in un’esperienza ogni volta ricca di emozioni tradotte in musica: quelle di un genitore che ritorna libero di esplorare in modo non convenzionale e di un bimbo che si sente accolto, ascoltato e supportato a far emergere le sue innumerevoli soluzioni sonore.
Sicuramente, ad ogni edizione, si ha la possibilità di svelare un elemento nuovo di quella che fu inizialmente una felice intuizione motivata dal valore restituito, all’espressività possibile nella prima infanzia.
Il resoconto della V edizione del progetto
Secondo Francesca Romana Motzo “L’osare di questo progetto risiede nella possibilità di un atto performativo generato dalla qualità di presenza di tutt* i partecipanti. Nulla viene trasformato per essere a misura di bambin*; si mantiene solo la cura che richiede l’organizzare un’esperienza che contenga elementi così sensibili e, perché possa emergere ed essere vissuto, l’incontro tra due differenti poetiche.
Una gruppale, a volte primordiale, libera nella sua espressione e che include ogni singola unicità, nei tempi, nei modi, in un agire connesso per canali che solo all’inizio della vita brillano di luce propria.
L’altra, strutturata, potente, decisa, vibrante, di un o una musicista che ha compiuto un lungo viaggio, definendo la propria identità sonoro-musicale, per le mille scelte compiute, per la ricchezza degli infiniti dialoghi instaurati e che sicuramente, contiene ancora uno spazio possibile dove un tale incontro possa avere vita.
L’immagine è sempre quella della danza… Di un corpo vibrante che ne attira un altro ed un altro ancora, fino a rientrare tutt* nella medesima pulsazione, ognun* a proprio modo. E quest’anno, di danza, in parte, si è proprio trattato.
Questa è stata la risposta più istintiva che quasi tutt* i bambin* hanno dato alla Voce di Mario Incudine. Una loro prima volta nell’ascolto di uno strumento così intenso e portato con così tanta memoria storica. Ascoltare, il primo impatto. Osservare, come se fosse l’unico modo per assorbire con ogni cellula del corpo. E poi danzare, per risuonare insieme. E solo dopo, trovare ognuno la propria risposta sonora, a quel canto cosi coinvolgente.
Questa 5° edizione del “Jazz con gli occhi di un bambino” ha visto come protagonisti il gruppo Jazzy Bimbi Lab -genitori, bambine e bambini della classe 12/24 mesi provenienti dalcorso Musica Infanzia aa 2020/21, ideato da contattosonoro e convenzionato con il Conservatorio di Musica P.Da Palestrina di Cagliari.
I partecipanti insieme alla guest musician di quest’anno, Mario Incudine, si sono ritrovati per l’evento del 41° Festival Jazz in Sardegna 2021, sabato 16 ottobre alle ore 10:30, presso la sala Teatro del Polo Bibliotecario BIXInAU, polo che ospita il corso annuale di Musica Infanzia grazie alla Biblioteca delle Arti e dei Mestieri del Teatro del Sale.
L’esperienza sonoro-musicale, che ha accolto la jam session tra il musicista ospite di quest’anno ed il gruppo partecipante, è stata condotta dalla musicista – musico-terapeuta Francesca Romana Motzo.
Un dialogo sonoro-musicale che vuole avere l’ambizione di un incontro e di uno scambio profondo tra un musicista jazz e un gruppo di piccole improvvisatrici ed improvvisatori insieme ai loro genitori, che arricchisca entrambe le parti e, soprattutto, consolidi la motivazione principale: la musica non solo come un percorso di acquisizione di competenze, ma come fondamentale esperienza di vita.“
È stato presentato sabato 17 ottobre 2021, in occasione del 41° Festival InternazionaleJazz in Sardegna. Imparo Musica vede in prima fila l’impegno di Jazz in Sardegna, il grande divulgatore musicale Giovanni Biettie la startup cagliaritana Billalo
“Italiafanalino di coda nella diffusione della conoscenza della musica.”
È la premessa di uno dei progetti più innovativi degli ultimi anni in tema “formazione del pubblico”, ImparoMusica, il progetto promosso da Jazz Italian Platform, associazione che raccoglie i principali jazz festival italiani.
È stato presentato nella suggestiva cornice della sala panoramica del T-Hotel di Cagliari da Massimo Palmas, ideatore del progetto, fondatore e direttore artistico di Jazz in Sardegna, da Giovanni Bietti, illustre divulgatore musicale nonché compositore, musicista e musicologo, e Nicola Palmas, founder dell’innovativa startup cagliaritana Billalo.
Nelle parole dei protagonisti, Imparo Musica è un “progetto ambizioso” ma probabilmente è anche la “scoperta dell’acqua calda”, visto l’enorme patrimonio derivante dagli archivi dei festival jazz italiani, la contemporanea carenza dal punto di vista della conoscenza musicale tra i giovani in Italia e la maturità tecnologica e digitaleper mettere in piedi una grande piattaforma dedita alla divulgazione della conoscenza musicale tra i giovani e non solo.
Nella realtà dei fatti ImparoMusica è una startup che inizia il suo viaggio alla scoperta delle necessità di un mercato fatto dai futuri fruitori e apprezzatori della musica di qualità. Un viaggio che potrà essere arricchito dai contributi derivanti appunto dagli archivi dei festival, dei professionisti dell’industria musicale, formando e forgiando una nuova leva di pubblico che dovrà costituire il cuore pulsante del movimento culturale e musicale di domani.
Sul sito www.imparomusica.it è stata aperta una call to action per raccogliere i primi feedback ed impressioni e sviluppare la piattaforma che, nella testa degli ideatori, “dovrà rimanere gratuita grazie al sostegno pubblico delle istituzioni, ma anche privato di sponsor, fondazioni bancarie ed altri portatori d’interesse”.
Jazz in Sardegna riparte da Cagliari con l’edizione forse più difficile
e per questo tra le più significative
“Ce l’abbiamo fatta. Nonostante le gravi difficoltà incontrate, derivanti in buona parte dall’emergenza Covid 19, ma anche dalle tante, troppe, inadeguatezze di chi avrebbe dovuto attutirne gli effetti devastanti…”.
È l’inizio del racconto del 41^ Jazz in Sardegna affidato all’editoriale della Jazzine a firma del direttore artistico Massimo Palmas che sottolineava la grande soddisfazione per una ripartenza che a poche settimane dall’inizio del festival, appariva ancora appesa al filo dell’incertezza. Mai prima d’ora infatti si era verificata una situazione tale da non poter pubblicizzare il programma e aprire le vendite dei biglietti fino a due settimane prima di un evento di questa portata.
Il rischio è stato davvero grande, ma ciò che ci ha spinto ad andare avanti è stata la consapevolezza di poter contare sul sostegno incondizionato di un pubblico competente e appassionato, che ha acquistato gli abbonamenti a busta chiusa, sapendo che anche questa volta non avremmo tradito la sua fiducia consentendoci di conseguire risultati impensabili alla vigilia: una media di 750 presenze giornaliere nelle quattro giornate, oltre 300 abbonamenti e tanti appassionati che hanno assistito agli oltre 20 concerti tra il Teatro Lirico di Cagliari, l’Auditorium del Conservatorio ed il T-Hotel.
Un grande pubblico che è stato a sua volta ricambiato con un cartellone di eccezionale livello artistico che ha fatto rivivere i fasti delle indimenticabili edizioni degli anni ’80. Sono questi gli elementi che hanno reso possibile superare con successo le prove più difficili, ivi compresa quella derivante dall’essere stato il primo in Italia a confrontarsi con le inedite problematiche connesse alla repentina riapertura dei teatri al 100% della capienza.
Quella del 2021 è stata tra le edizioni con il più alto focus su sinergie virtuose, come quella con il Teatro Lirico per la co-produzione originale Mimì: da sud a sud sulle tracce di Domenico Modugno, che ha aperto il festival giovedì 14 ottobre 2021.
Le collaborazioni si susseguono e così viene allestita all’aeroporto di Cagliari-Elmas la mostra fotografica “Jazz in Sardegna Legends & Isio Saba”, visitabile nell’area partenze fino a fine ottobre grazie alla collaborazione con Sogaer.
Che dire dell’apporto dell’istituto Accion Cultural Espanola, che ha favorito l’allestimento del panel “Spagna Ospite d’Onore” curato da Massimo Di Stefano con i concerti dei grandi Chano Dominguez e Antonio Lizana con il loro Cuarteto Flamenco, di Jorge Pardo, Carles Benavent e Tino Di Geraldo, di Maria Toro e di Moises Sanchez.
Non solo nuove collaborazioni, in questa edizione infatti non sono mancate quelle che hanno caratterizzato Jazz in Sardegna negli ultimi 20 anni: il panel S’Ard Music Festivalha saputo ancora una volta integrare, nella variegata programmazione dell’EJE, alcune tra le migliori nuove proposte made in Sardinia firmate S’Ard Music.
Sinergie che portano non solo i propri frutti sul palcoscenico, ma che si propongono anche di seminare, costruire reti, formare il pubblico e rilanciare l’offerta della musica jazz. È il caso del progetto ImparoMusica, lanciato da Jazz in Sardegna per conto di Jazz Italian Platform, con la partecipazione del maestro Giovanni Bietti e della startup Billalo, oltre al ruolo fondamentale di Jazz in Sardegna e gli altri festival riuniti in JIP.
La formazione del pubblico è una tematica cara che abbraccia diverse iniziative, come il progetto “Il jazz con gli occhi di un bambino” giunto alla quinta edizione. L’evento sonoro-musicale dedicato ai piccolissimi è ideato e condotto dalla musicoterapeuta di Contattosonoro Francesca Romana Motzo, in coproduzione con S’Ard Music e collaborazione con Jazz in Sardegna.
EJE 2021 è stato anche il momento per richiamare l’attenzione sul fondamentale ruolo delle big band e della circuitazione internazionale all’interno dei jazz clubper sostenere il movimento: sono stati 30 i direttori di festival e jazz club europei a partecipare al festival e sottoscrivere l’accordo Euro Jazz Club Conference, un impegno per il sostegno delle big band e del jazz a 360° in tutta Europa.
Un Festival che nelle sue operazioni organizzative, di comunicazione e di vitalità si è svolto largamente al T Hotel, ospitando gli artisti, gli uffici produzione, le conferenze e gli incontri, i momenti conviviali e gli appuntamenti mediatici.
Infine, la mobilità, sostenibile grazie all’apporto della partnership con Playcar che ha consentito gli spostamenti di operatori, artisti e pubblico durante la 4 giorni dello European Jazz Expo 2021.
La 41esima edizione del Festival Internazionale Jazz In Sardegna – European Jazz Expo conquista Cagliari regalando agli spettatori un’edizione indimenticabile.
Eje21 – Day 4
Mentre Moisés Sanchez Ensemble, per il cartello Spagna Ospite D’Onore promosso dall’Acción Cultural Española (AC/E), ha portato il pubblico in viaggio in un mondo parallelo con il suo progetto su Bartok, Dave Holland e John Scofield lo hanno letteralmente conquistato con il loro attesissimo concerto da triplo bis.
L’ultima giornata dell’EJE21 è proseguita con l’Euro Jazz Club Conference e la firma del manifesto che unisce i jazz clubd’Europa intorno all’obiettivo di diffondere, con veri e propri scambi culturali, la musica jazz in tutte le sue forme.
Con gli spettacoli della sera all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari la Sardegna ha portato sul palco il meglio delle voci al femminile della scena isolana con Stefania Secci Rosa e le Balentes,due fiori all’occhiello della musica Made in Sardinia, mentre nel frattempo Valter Paiola e la sua orchestra presentavano i loro arrangiamenti originali al T-Hotel con la seconda data dello spettacolo Califano Latino.
I Butcher Brown, collettivo di musicisti US based dall’impronta jazz, funk e rock, con il loro stile originale e dinamico chiudono tra gli applausi del pubblico entusiasta l’Eje21.
Appuntamento al prossimo anno con un’altra edizione del Festival Internazionale Jazz In Sardegna-European Jazz Expo!
Entriamo nel vivo del festival con la terza giornata dell’Eje Expo. Dopo la presentazione della piattaformaIMPAROMUSICA al T-Hotel di Cagliari e il concerto del progetto “Il jazz con gli occhi di un bambino” di Francesca Romana Motzo, i ritmi latini e i cori dello spettacolo di Walter Paiola Big Bang Band con il suo “Califano Latino” hanno aperto la serata dei live shows all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari.
Il María Toro Quartet, promosso dall’associazione Acción Cultural Española (AC/E), ha portato sul palco i suoni della sua terra d’origine con un concerto che ha abbracciato il folklore, il flamenco e il jazz nei brani del suo ultimo disco “Fumé“.
Con l’Avishai Cohen Trio ed il suo concerto ricco di improvvisazioni caratteristiche di questo straordinario musicista, termina il day 3 del festival.
Appuntamento questa mattina alle 11:00 all’Auditorium, con i musicisti protagonista della quarta e ultima giornata dell’Eje21.
Note calzanti e ritmi fuori schema. Quella di ieri è stata una serata intensa e coinvolgente grazie agli ospiti che hanno colorato delle infinite sfumature del jazz l’Auditorium del Conservatorio di Cagliari.
Giovanni Bietti Open Trios e la special guest Alessandro Gwis hanno portato sul palco la lezione-concerto “Le Forme dell’Improvvisazione”, accendendo i riflettori sull’importanza della musica e del suo divenire nel corso dei secoli.
La serata è proseguita con il concerto dell’Emmet Cohen Trio, nome di punta della nuova onda jazz, che ha regalato al pubblico presente in sala un concerto energico e ricco di colpi di scena.
Con il polistrumentista nuorese Gavino Murgia, Fabrizio Giachino e Patrice HeralTrio, il jazz incontra la Sardegna nelle note dei musicisti i quali, con estrema semplicità, hanno saputo coinvolgere i presenti con un live show da standing ovation.
Nell’ultima esibizione in programma i grandi maestri Carles Benavent, Tino Di Geraldo e Jorge Pardo, promossi dall’ Acción Cultural Española (AC/E) per il cartello Spagna Ospite D’Onore, hanno proposto dal vivo il meglio del loro repertorio mostrando agli ascoltatori il loro talento come trio e la loro grande esperienza come musicisti.
Ringraziamo gli artisti che si sono esibiti e vi diamo appuntamento dalle ore 11.00 con gli spettacoli in programma per la seconda giornata dell’EJE!