Le associazioni Festival Internazionale Jazz in Sardegna e Jazzino indicono la prima edizione del “Premio Isio Saba per la creatività e l’innovazione nella musica jazz”
Microsoft Word – Regolamento Premio Isio Saba.docx
Il concorso ha lo scopo di premiare e promuovere il/i musicista/i che, nel solco della figura e della storia di lsio Saba, dimostrino la loro spiccata personalità artistica e la loro eccellenza creativa nel campo della musica, in cui sia parte fondamentale uno o più dei seguenti elementi:
l’improvvisazione, in. qualità di solisti, compositori, arrangiatori e band leaders;
la contaminazione tra generi musicali;
l’originalità.
Le iscrizioni sono aperte dalle ore 8 del 15 Novembre 2021 e chiuderanno il 12 Dicembre 2021.
Il premio consiste in 3.000 Euro che verranno corrisposti in denaro al vincitore.
I tre finalisti verranno inoltre inseriti nel cartellone artistico del Festival Internazionale Jazz in Sardegna – European Jazz Expo 2022.
Le serate di live si svolgeranno al Jazzino di Cagliari, mentre la finalissima sarà in scena nei primi mesi del 2022 al Teatro Massimo di Cagliari.
Maggiori informazioni, regolamento e modulo di iscrizione sulla pagina dedicata del Premio Isio Saba.
Siamo giunti alla quinta edizione dell’evento sonoro-musicale dedicato ai piccolissimi, progetto ideato e condotto dalla musico-terapeuta di contattosonoroFrancesca Romana Motzo, in coproduzione con S’Ard Music e collaborazione con Jazz in Sardegna e European Jazz Expo.
Quando la musica diventa esperienza di vita!
Un’idea, un progetto, un incontro dei sensi che nasce da una propedeutica musicale capace di includere l’inizio della vita, fin dalla gravidanza, nel pieno rispetto dell’espressività sonora possibile per ogni fascia d’età.
Il progetto si avvale di un’esperienza pluriennale, dove la propedeutica musicale dialoga profondamente con il percorso di crescita del bambino, include la figura del genitore e vede la Musica come un elemento imprescindibile di espressione, comunicazione e relazione.
contattosonoro consolida un percorso che, nei primi tre anni di vita del bambino, struttura una didattica musicale mirata e specifica per queste tenere fasce d’età, dove la relazione genitore-figlio si immerge in un’esperienza non-verbale pressoché totale, affinché l’espressività sonora dell’adulto e del neonato/bambino, entrino in comunicazione profonda.
Nella fascia d’età zerotresi sperimenta la libertà espressiva legata al suono ed al movimento, attraverso un percorso dove vengono attivate e sviluppate la capacità esplorativa, il dialogo sonoro e la personale creatività, in modo tale da acquisire una competenza sull’improvvisazione, derivata da un forte vissuto condiviso.
Un percorso dove l’unicità di ognuno viene protetta, valorizzata e guidata fino a creare un gruppo, capace di suonare e risuonare insieme, in un’esperienza ogni volta ricca di emozioni tradotte in musica: quelle di un genitore che ritorna libero di esplorare in modo non convenzionale e di un bimbo che si sente accolto, ascoltato e supportato a far emergere le sue innumerevoli soluzioni sonore.
Sicuramente, ad ogni edizione, si ha la possibilità di svelare un elemento nuovo di quella che fu inizialmente una felice intuizione motivata dal valore restituito, all’espressività possibile nella prima infanzia.
Il resoconto della V edizione del progetto
Secondo Francesca Romana Motzo “L’osare di questo progetto risiede nella possibilità di un atto performativo generato dalla qualità di presenza di tutt* i partecipanti. Nulla viene trasformato per essere a misura di bambin*; si mantiene solo la cura che richiede l’organizzare un’esperienza che contenga elementi così sensibili e, perché possa emergere ed essere vissuto, l’incontro tra due differenti poetiche.
Una gruppale, a volte primordiale, libera nella sua espressione e che include ogni singola unicità, nei tempi, nei modi, in un agire connesso per canali che solo all’inizio della vita brillano di luce propria.
L’altra, strutturata, potente, decisa, vibrante, di un o una musicista che ha compiuto un lungo viaggio, definendo la propria identità sonoro-musicale, per le mille scelte compiute, per la ricchezza degli infiniti dialoghi instaurati e che sicuramente, contiene ancora uno spazio possibile dove un tale incontro possa avere vita.
L’immagine è sempre quella della danza… Di un corpo vibrante che ne attira un altro ed un altro ancora, fino a rientrare tutt* nella medesima pulsazione, ognun* a proprio modo. E quest’anno, di danza, in parte, si è proprio trattato.
Questa è stata la risposta più istintiva che quasi tutt* i bambin* hanno dato alla Voce di Mario Incudine. Una loro prima volta nell’ascolto di uno strumento così intenso e portato con così tanta memoria storica. Ascoltare, il primo impatto. Osservare, come se fosse l’unico modo per assorbire con ogni cellula del corpo. E poi danzare, per risuonare insieme. E solo dopo, trovare ognuno la propria risposta sonora, a quel canto cosi coinvolgente.
Questa 5° edizione del “Jazz con gli occhi di un bambino” ha visto come protagonisti il gruppo Jazzy Bimbi Lab -genitori, bambine e bambini della classe 12/24 mesi provenienti dalcorso Musica Infanzia aa 2020/21, ideato da contattosonoro e convenzionato con il Conservatorio di Musica P.Da Palestrina di Cagliari.
I partecipanti insieme alla guest musician di quest’anno, Mario Incudine, si sono ritrovati per l’evento del 41° Festival Jazz in Sardegna 2021, sabato 16 ottobre alle ore 10:30, presso la sala Teatro del Polo Bibliotecario BIXInAU, polo che ospita il corso annuale di Musica Infanzia grazie alla Biblioteca delle Arti e dei Mestieri del Teatro del Sale.
L’esperienza sonoro-musicale, che ha accolto la jam session tra il musicista ospite di quest’anno ed il gruppo partecipante, è stata condotta dalla musicista – musico-terapeuta Francesca Romana Motzo.
Un dialogo sonoro-musicale che vuole avere l’ambizione di un incontro e di uno scambio profondo tra un musicista jazz e un gruppo di piccole improvvisatrici ed improvvisatori insieme ai loro genitori, che arricchisca entrambe le parti e, soprattutto, consolidi la motivazione principale: la musica non solo come un percorso di acquisizione di competenze, ma come fondamentale esperienza di vita.“